Manifesto

COERENZA
Il giardino deve nascere e crescere sensatamente, accordandosi con il luogo per cui è progettato: dal punto di vista botanico e dal punto di vista architettonico. Oltre a operare scelte "vegetali" pertinenti e mai pretestuose, Frassinago evita i cliché dell’architettura outdoor e progetta site specific verso risultati che non vuole riprodurre altrove.

EMPATIA
Frassinago connette i luoghi alle persone. Disegna gli uni sui “paesaggi” interiori delle altre. I suoi giardini sono ritratti, liberi e ispirati, di coloro che li abiteranno, che li desiderano e iniziano con l’immaginarseli. Frassinago ascolta e interpreta i suoi clienti, ma evita di limitarsi ad assecondarli. Costruisce assieme a loro una visione originale e la coltiva.

EQUILIBRIO
Frassinago progetta con rigore, dentro linee architettoniche precise e studiate. Poi lascia che il verde se le ‘mangi’. Il suo giardino è umanizzato, ma non sposa una visione antropocentrica, cresce e non teme un’evoluzione incisiva, a tratti imprevedibile, della sua componente naturale.

CURA
Solo un giardino ben progettato negli anni diventa un parco. Frassinago resta, nel corso del tempo, accanto ai suoi giardini: li osserva crescere, li corregge. Chi fa landscape non può prescindere dalla capacità di prefigurare, ma solo la cura di un’azione costante e continuativa, garantisce che il giardino evolva con carattere senza tradire le aspettative.

ESPERIENZA
Frassinago è nel verde da generazioni: i due soci fondatori – Cesare Marzocchi e Giovanni Chiusoli – hanno alle spalle, rispettivamente, l’esperienza sul campo di un'impresa di giardinaggio magistralmente gestita, negli anni ’70 e ’80, da Franco Marzocchi e la finezza teorica di uno dei più importanti docenti dell’Università di Agraria di Bologna, Alessandro Chiusoli. Se i padri già collaboravano, i figli hanno continuato a farlo, nella pratica e nella ricerca.

RICERCA
Frassinago non smette di sperimentare. Dal punto di vista botanico, raccogliendo tutte le innovazioni in termini di specie ed evitando trend 'vegetali' passeggeri e controproducenti. Dal punto di vista architettonico, progettando solo ad hoc. Dal punto di vista del prodotto, ricercando sul mercato internazionale del design oggetti che possano dialogare con i suoi giardini, convivendoci nelle diverse stagioni e mutando insieme a loro.