Villa Orizzonte

Il paesaggio della pianura, scandito da campi e argini, è l’orizzonte in cui si inserisce una villa familiare. Due olmi hollandica “Jacqueline Hillier” accolgono alla soglia d’ingresso: alberi dalle forme irregolari ma scultoree, analoghi e diversi, sembrano avvicinarsi a chi si accosta alla villa. Il primo esce da una sinuosa siepe di osmarea, l’altro lo segue stagliandosi sul muro bianco della casa. Le loro foglie piccole, scure, arrotondate permettono di riposare lo sguardo dopo avere attraversato il viale di ghiaia chiara, tagliata, spigolosa.
All’interno il giardino si sviluppa in parallelo alla piscina, fino a raggiungere un grande leccio che ombreggia il solarium e si specchia sull’acqua. Tra la piscina e la casa si apre una corte che ospita due aceri e un salotto rivolto verso il paesaggio lineare, mentre le ampie finestre delle camere si affacciano su alcuni cornus: il verde è la quarta parete di ogni ambiente.
Attorno alla casa, a una quota più alta rispetto alla campagna, masse arbustive intessono foglie dalle più diverse forme e sfumature di verde, segnate da qualche venatura bianca o da piccole infiorescenze dello stesso colore. Questa macchia densa, ricca, si dirada fino a diventare un prato all’inglese man mano che si avvicina all’argine e alla sua vegetazione ripariale. Frassinago ha disegnato un giardino che cresce in parallelo all’orizzontalità della villa, dell’argine, della pianura.
