Casa C

Una fontana di travertino scuro accoglie e lascia scorrere l’acqua ai piedi di un muro di mattoni: un giardino essenziale, geometrico, si apre, inatteso, in un cortile del centro di Bologna. L’acqua tracima da una vasca all’altra, fino a un bacile a sfioro del terreno.
Innesti lineari di travertino a pavimento scandiscono l’alternarsi di ghiaia e volumi di ilex. Uno di questi fa da cornice alla fontana, sconfinando in una preesistente parete di edera. Aceri rossi, con morbidi cuscini di muschio ai piedi, si alzano ai lati dell’ingresso dell’abitazione, conferendo leggerezza al rigore calmo dell’insieme.
Dalla casa, attraverso le finestre, il giardino si osserva e si ascolta: il rumore bianco della fontana invita alla meditazione, al riparo dagli echi della città. La sera, punti luce illuminano il travertino della fontana e, quasi per trasformazione alchemica, rendono la pietra splendente come l’ottone. Frassinago crea un giardino per il riposo degli occhi.
